La bussola perduta: Orientarsi nel mondo delle possibilità
Nell’era della complessità esplosa, il vero problema di chi vuole pianificare la propria carriera non è la mancanza di opportunità, ma l’eccesso di strade possibili.
Come mai è così complesso orientarsi?
1.Sovraccarico decisionale
Mentre fino a 10 anni fa i percorsi professionali erano ben definiti, oggi ci sono infinite varianti ibride, creando un effetto polarizzante tra una molteplicità di opzioni e ansia da scelta.
2.Le nostre mappe sono obsolete
I modelli tradizionali, legati a specializzazioni e carriere verticali non funzionano più, e le metriche di successo sono cambiate: non si parla piu di soli stipendio e stabilità, entrando in gioco il senso di scopo e di flessibilità. Secondo il World Economic Forum, entro il 2025, 85 milioni di posti di lavoro potrebbero essere sostituiti dall’automazione, mentre ne emergeranno 97 milioni di nuovi ruoli legati a tecnologia e competenze avanzate (Future of Jobs Report 2023).
3.Il paradosso dell’autoconoscenza
Abbiamo molte passioni ed interessi, ma come identificare quello che realmente vogliamo in un mondo cosi veloce e pieno di stimoli?
In questo contesto, la domanda sorge dunque spontanea: ha ancora senso pianificare la carriera?
La risposta è sì, ma con un approccio radicalmente diverso dal passato.
La Nuova Pianificazione: Non Cosa Vuoi Fare, Ma Chi Vuoi Diventare
Se dunque il mondo è in costante evoluzione, i parametri cambiano e le skills invecchiano velocemente, pianificare non significa più fissare un obiettivo rigido, ma costruire un set di competenze trasferibili, ripartendo in primis da noi stessi. I vecchi modelli ci chiedevano: “Dove ti vedi tra 5 anni?” Oggi la domanda è più profonda:
- Quali parti di te vuoi sviluppare?
- Cosa sei disposto a imparare?
- Come vuoi contribuire al mondo?
Questo shift è fondamentale.
Su Cosa Focalizzarsi dunque? 3 Punti Chiave
Dopo aver individuato la direzione, affidati ai dei punti di riferimento. Ecco tre coordinate per tracciare la tua rotta:
1. Adotta un Approccio “Fluido” alla Carriera
Invece di pensare: “Diventerò manager in 5 anni”, chiediti: Quali problemi mi piace risolvere? In quali ambienti lavoro meglio? Come posso rimanere rilevante tra 3-5 anni?
2. Impara ad Apprendere (Meta-Skills)
La competenza più importante oggi è saper imparare velocemente. Le hard skills (es. programmazione, marketing digitale) hanno una scadenza, ma la capacità di aggiornarsi no. Cerca esperienze sul campo, svolgi micro-certificazioni.
3. Sviluppare Competenze Trasversali (Soft Skills)
Le macchine sostituiranno molti lavori tecnici, ma difficilmente replicheranno creatività, pensiero critico, intelligenza emotiva e soprattutto curiosità. Prova quindi diversi ruoli (side hustle, freelance), costruisci un personal brand (LinkedIn, blog, portfolio) e tieni monitorate le tendenze del tuo settore.
In questo contesto, perché un Career Coach può Fare la Differenza?
In un contesto così dinamico, un career coach può essere un valido alleato per aiutarti a scoprire cosa puoi diventare. Un coach lavora sulle domande giuste e lavora su più livelli:
- Ti aiuta a definire le tue priorità autentiche (cosa vuoi davvero?)
- Identifica i tuoi talenti naturali (spesso sottovalutati o dati per scontati)
- Ti aiuta a tradurli in valore professionale, mostrandoti come possono diventare punti di forza nel mercato del lavoro.
- Crea ponti tra la persona che sei oggi e quella che potresti diventare, trasformando l’autopercezione in azione concreta.
- Mantiene alta la disciplina con definizione di obiettivi a breve/lungo termine.
- Aiuta a riconoscere e gestire i blocchi trasformando l’ansia in passi concreti
- Mantiene l’attenzione sul percorso personale anziché sui modelli altrui
Questo approccio è fondamentale per chi vuole cambiare carriera o ritrovare motivazione in un ruolo che sembra aver esaurito la sua spinta.
Conclusione: Pianificare è Ancora Possibile, Ma Serve un Nuovo Approccio
La carriera del futuro non si progetta su Excel, ma attraverso un percorso vivo, che evolve giorno dopo giorno. Il segreto non è semplificare la complessità, ma sviluppare:
- Antifragilità: capacità di crescere nel disordine
- Bussola etica: cosa NON sei disposto a fare, anche se remunerativo
- Muscolatura decisionale: scegliere rapidamente e correggere in corsa
- Auto-conoscenza: cosa mi motiva davvero?
- Agilità professionale – mentre i piani rigidi si spezzano, l’adattabilità diventa il tuo superpotere
- Apprendimento continuo anziché titoli statici
La tua sfida oggi non è trovare la carriera perfetta, ma diventare il perfetto esploratore di te stesso.